Convegni 2023

Presentazione libro

PRESENTAZIONE DEL LIBRO:

 

"Riccardo Bolognesi POW 91182" di Andrea Bolognesi

 

Hotel Centrum Palace, via G. Vico n. 2, Campobasso

 

19 gennaio 2023, ore 18:00

    

 

  

 

Il libro raccoglie le lettere scritte da un ufficiale italiano prigioniero in Kenya – il Sottotenente Riccardo Bolognesi – tra gli anni 1941 e 1946. 

 

 L’evento si è aperto con i saluti e la relazione introduttiva del Presidente del Centro Studi Molisano, Prof. Giuseppe Reale, cui hanno fatto seguito la relazione del Prof. Giuseppe Pardini, docente di storia contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise, e l’intervento dell’autore, il generale Andrea Bolognesi. Quest’ultimo, nel corso dell’evento di presentazione del volume ha ripercorso l’esperienza del padre costretto, come tanti altri nostri connazionali che avevano creduto e assecondato l’epopea della colonizzazione, in un campo di detenzione inglese in Kenya. Il volume, imperniato sui contenuti delle numerose lettere scritte ai propri familiari durante il lungo periodo vissuto da prigioniero di guerra degli inglesi, raccoglie circa 90 missive che fanno emergere la difficile condizione esistenziale di un ufficiale di fanteria coloniale, appena ventunenne, catturato in seguito alle prime battaglie nell'Impero coloniale italiano e che porteranno di lì a breve alla perdita dell'intera Africa Orientale italiana. Sono lettere che offrono un momento di riflessione sui drammatici aspetti della guerra e della prigionia e che racchiudono un concentrato di afflizioni, di speranze e di paure vissute non solo dal protagonista ma anche da tanti altri soldati italiani prigionieri, rinchiusi in un recinto di filo spinato, ove rimasero per molto tempo lontano dai propri affetti, privati della libertà e del diritto di vivere la propria giovinezza. Il libro descrive le condizioni di vita nei campi di prigionia in Kenya, ricostruite attraverso le testimonianze di tanti prigionieri, e riporta vari documenti che riassumono la tormentata esperienza di guerra del protagonista. 

Presentazione catalogo opere

PRESENTAZIONE DEL CATALOGO DELLE OPERE:

 

"La gioia di dipingere, i volti, il suo borgo" del maestro Annunziato De Rubertis

 

Circolo Sannitico, piazza G. Pepe n. 30, Campobasso

 

22 gennaio 2023, ore 17:00

 

 

 

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Il Centro Studi Molisano - insieme al Comune di Campobaso e al Rotary Club Campobasso - ha patrocinato l’evento di presentazione del catalogo delle opere del maestro Annunziato De Rubertis. In tale occasione, il Presidente, Prof. Giuseppe Reale, dopo i saluti istituzionali, ha svolto una breve relazione introduttiva sull’importanza delle forme d’arte, sulla loro funzione e sul ruolo attuale che esse rivestono nel panorama culturale. Allargando poi l’orizzonte del discorso, il Presidente Reale ha posto al numeroso pubblico presente in sala alcuni interrogativi: nell’epoca in cui viviamo ha ancora senso coltivare i tradizionali studi umanistici, quali: la letteratura, la storia, la filosofia, la storia dell’arte, la filologia, la semiotica? Ha ancora senso dedicarsi alle arti, quali: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, la danza? Al termine dell’intervento ha esposto le ragioni per cui la risposta non può che essere affermativa. L’opera del pittore – come quella del letterato, del poeta, del filosofo e dello storico – contribuisce a colmare uno dei principali vuoti dei nostri tempi, vale a dire l’assenza dello sguardo rivolto verso il passato, su ciò che è stato, su ciò che è divenuto, su ciò che oggi è e domani sarà proprio alla luce di ciò che è stato. Grazie alla pittura possono continuare a vivere oltre il loro tempo gli uomini, le donne, i luoghi, gli scorci, i paesaggi e gli episodi protagonisti di una storia passata che non vuole e non deve cadere nell’oblio. I quadri poi, trasmettono notoriamente molteplici sentimenti e significati, recepiti a proprio modo dall’animo e dall’intelletto di colui che li ammira, e che non possono essere tradotti o spiegati facilmente ricorrendo alle parole. L’intervento si è concluso con un richiamo al pensiero di uno dei principali esponenti del romanticismo inglese, il poeta e filosofo Samuel Taylor Coleridge, secondo il quale: “L’arte è la mediatrice e riconciliatrice tra l’uomo e la natura. È il potere di umanizzare la natura, di infondere i pensieri e le passioni dell’uomo in tutto ciò che è l’oggetto della sua contemplazione”.    

Presentazione libro

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

 

"Mysterium Magnum" Campobasso Città dei Misteri di Pino Ruta

 

Fondazione Molise Cultura, GIL, Spazio A, via Gorizia, Campobasso

 

16 febbraio 2023, ore 18:00

 

(evento organizzato in collaborazione con il Rotary Club Campobasso e il Lions Club Campobasso) 

 

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Con la pubblicazione dedicata all’antica tradizione cittadina della sfilata dei “Misteri” il giorno del Corpus Domini, l’avv. Pino Ruta propone una originale ricostruzione in chiave non solo religiosa e sociologica, ma anche simbolica e cosmologica dell’antica manifestazione collocandola "in una dimensione indefinita non del tutto relegabile nella sfera del Sacro e neppure riconducibile nel perimetro delle tradizioni più profane". Nel volume sono presenti le immagini degli ingegni anticamente progettati dal Di Zinno e la ricostruzione dell’itinerario, anche simbolico, che si snoda attraverso i vicoli del centro storico, contraddistinti da simboli e stemmi delle confraternite (crociate e trinitarie) dal Medioevo ad oggi.

 

L’evento è stato organizzato dal Rotary Club Campobasso, dal Lions Club Campobasso e dal Centro Studi Molisano. Nel corso dei saluti introduttivi il Presidente, Prof. Giuseppe Reale, ha ringraziato il Presidente del Lions Club Campobasso, Eugenio Astore, per aver fortemente condiviso l’organizzazione dell’evento in sinergia tra le Associazioni. Si tratta della prima di una serie di iniziative congiunte dirette a rilanciare e a valorizzare il patrimonio storico-culturale della Citta di Campobasso e sue le antiche tradizioni. Dopo la relazione introduttiva svolta del Presidente, riguardante i possibili diversi piani di lettura del libro “Mysterium Magnum”, i lavori sono stati brillantemente moderati dalla Prof.ssa Antonella Presutti, Presidente della Fondazione Molise Cultura. Molto interessanti gli interventi svolti dalla Prof.ssa Letizia Bindi, docente dell’Università degli Studi del Molise, da Don Marcello Paradiso, Vicario della Diocesi di Termoli-Larino, e dal Dott. Giulio Giordano, noto medico ospedaliero. Le considerazioni conclusive sono state svolte dall’autore, avv. Pino Ruta, che ha ripercorso gli aspetti salienti del suo lavoro e ha spiegato quale è stata la scintilla che ha condotto alla stesura dello scritto ed il percorso di studi, storico, scientifico e religioso svolto sulle tradizioni e le origini della Città di Campobasso, Città dei Misteri. 

Presentazione libro

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

 

L' infanzia migrante tra realtà e rappresentazione letteraria (1861-1920)” di Rita Frattolillo

 

Sala conferenze Hotel Centrum Palace, via G. Vico n. 2, Campobasso

 

2 marzo 2023, ore 18:00

 

 

 

(evento organizzato in collaborazione con il Rotary Club Campobasso)

 

Il 2 marzo 2023 si è svolto l’incontro di presentazione dell’interessante libro dal titolo “L' infanzia migrante tra realtà e rappresentazione letteraria (1861-1920)” di Rita Frattolillo, organizzato dal Rotary Club Campobasso in collaborazione con il Centro Studi Molisano. L’evento si è aperto con i saluti e la relazione introduttiva del Presidente, Prof. Giuseppe Reale, che ha ripercorso alcuni dei tratti salienti dell’opera, ricordando che lo sfruttamento dei minori e, in generale, dei soggetti più deboli della società, è un fenomeno vecchio quanto l’uomo ed è la conseguenza di quell’innato lato oscuro presente in una certa parte del genere umano rivolto all’approfittamento dell’altro che, in genere, viene individuato nell’elemento più debole della catena sociale, per trarne ingiusti vantaggi. Successivamente, la giornalista Barbara Bertolini ha dialogato con l’Autrice affrontando i contenuti del libro e gli aspetti più importanti della ricerca storica trasfusa nell’opera, che affronta le storie dei bambini provenienti dalla fascia appenninica "fittati" o "venduti" ai padroni come apprendisti dalle famiglie angustiate dalla miseria e finiti per le strade del mondo come strimpellatori, ammaestratori di animali, figurinai e spazzacamini ambulanti. Anche il Molise è stato coinvolto nella "tratta" dei minori, e la sua fase più acuta, compresa tra il periodo unitario e i primi decenni del Novecento, è l'oggetto della ricerca condotta da Rita Frattolillo. Diversi gli interrogativi a cui si è cercato di dare risposta: quali le ragioni strutturali dell'emigrazione infantile molisana, e quale ne è stata, all'epoca, la percezione sulla stampa e nei vari strati della popolazione? Come hanno reagito le istituzioni locali, nazionali ed europee dinanzi allo scandalo suscitato dal dilagare nelle strade dei piccoli vagabondi sfruttati o impegnati, al limite delle loro forze, in pericolosi lavori in fabbrica all'estero? L'indagine si è quindi soffermata sull'ambiente familiare dei fanciulli, sulla condizione delle madri e sulla generale criticità della scuola. Nel frattempo l'espatrio, lo sfruttamento lavorativo dei minori, i mille mestieri a cui erano costretti trovavano posto nella letteratura, riempiendo le pagine di racconti, romanzi, opere teatrali e poemi destinati con intenti per lo più pedagogici e moraleggianti ai ragazzi borghesi. In chiusura, l’Autrice ha ripercorso la parte finale del libro che offre uno sguardo attento e dettagliato alle matrici letterarie e alle motivazioni che hanno ispirato le opere italiane e straniere, tenendo presente l'infanzia migrante e sfruttata di ieri e di oggi.

Incontro-dibattito

INCONTRO - DIBATTITO

 

Conversazione sulla giustizia e sulla pena: da Dante ai nostri giorni. Riflessioni giuridiche, storiche e filosofiche

 

Sala conferenze Hotel Centrum Palace, via G. Vico n. 2, Campobasso

 

16 marzo 2023, ore 18:00

 

 

 

(evento organizzato in collaborazione con il Rotary Club Campobasso)

 

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Le tematiche riguardanti la “giustizia” e la “pena” rientrano fra i grandi temi che attraversano l’intera storia dell’uomo e costituiscono argomenti posti al centro di millenaria riflessione non soltanto sotto il profilo giuridico ma, al contempo, anche in chiave storica, religiosa, filosofica, letteraria, politica e sociologica.

Le più importanti personalità della storia e i più illustri uomini di pensiero di ogni tempo, nei diversi ambiti della conoscenza e del sapere, hanno preso posizione su questi temi nel corso delle varie epoche e, attraverso le loro opere e i loro scritti, hanno espresso opinioni, formulato teorie, operato ricostruzioni offrendo, ciascuno dal proprio punto di vista e in base alla propria formazione, un contributo ad un dibattito in realtà mai sopito che, a ben guardare, è destinato ad accompagnare il cammino del genere umano anche per l’avvenire.

Il Centro Studi Molisano e il Rotary Club di Campobasso hanno inteso organizzare un incontro al fine di discutere e approfondire alcuni degli aspetti afferenti alle suddette tematiche avvalendosi del prezioso contributo offerto da un illustre ospite e relatore.

L’incontro, dal titolo «Conversazione sulla giustizia e sulla pena: da Dante ai nostri giorni. Riflessioni giuridiche, storiche e filosofiche» si è svolto a Campobasso il 16 marzo 2023, presso la Sala conferenze dell’Hotel Centrum Palace.

Dopo gli indirizzi di saluto, i lavori sono stati avviati con la relazione introduttiva curata dal Presidente del Rotary Club Campobasso e del Centro Studi Molisano, Prof. Giuseppe Reale, riguardante il concetto di “giustizia”, affrontato in chiave storica, religiosa, filosofica, letteraria e giuridica.

Richiamando il Codice di Hammurabi e la Sacra Bibbia, citando il pensiero di Cicerone, Ulpiano, Platone, Aristotele, Sant’Agostino d’Ippona, San Tommaso D’Acquino, Dante Alighieri, Tohmas Hobbes, David Hume, Alessandro Manzoni, Francesco Longano, Papa Francesco e molti altri, il Presidente ha ripercorso, in maniera sintetica, millenni di dibattito sul tema della “giustizia terrena”, concludendo che, al riguardo, difficilmente si potrà giungere ad un concetto univoco e unanimemente condiviso e, probabilmente, ciò non è neppure opportuno.

Nella parte finale il Presidente ha affrontato il tema, invero assai attuale, concernente l’idea, che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede, dell’uso di sistemi di intelligenza artificiale da applicare nell’ambito del sistema giustizia. L’intelligenza artificiale verrebbe così ad essere investita di una delle più antiche, importanti e delicate fra le attività umane – vale a dire l’esercizio della giustizia – e le macchine intelligenti diverrebbero quasi una sorta di incarnazione, tecnologica e post umana, di un mito allegorico illuminista, dando vita alla figura di un giudice-macchina quale “bocca della legge”.

Tale prospettiva, a ben guardare, suscita enormi perplessità e timori, quali, ad esempio, una visione puramente meccanicistica e tecnologica del ruolo del giudice e della stessa concezione di giustizia, con il pericolo di giungere a decisioni “automatizzate”, neutre e indifferenti rispetto alle dinamiche tipiche delle realtà umane e, prive del fattore “discernimento” che solo un giudice umano può esercitare.

Infine, dopo avere declinato i possibili rischi che potrebbero derivare per gli esseri umani ove mai l’esercizio della giustizia fosse demandato ad apparati tecnologici dotati di intelligenza artificiale, il Presidente ha concluso il suo intervento rimarcando che la giustizia non può essere intesa come neutra e automatica applicazione, geometrica e meccanica, di disposizioni normative e di precedenti, sia in ragione del fatto che gli orientamenti giurisprudenziali si evolvono, sia in ragione del fatto che tale evoluzione non è soltanto il frutto delle modifiche giuridico-legislative, ma anche dei cambiamenti sociali, storici, politici, economici e di costume che hanno pervaso e pervadono ogni società e in ogni tempo.

Nel concludere la propria relazione il Presidente Reale ha affermato: “La giustizia – per continuare ad essere tale – non credo potrà mai essere appaltata a macchine intelligenti poiché ad esse manca quella speciale e ineguagliabile «alchimia» interiore, che non potrà che restare, anche negli anni a venire, una prerogativa esclusiva dell’essere umano; ad esse manca quell’essenza che ancora oggi resta profondamente misteriosa e che, almeno spero, nessuna tecnologia potrà mai sostituire o replicare, vale a dire l’animo umano”.

A seguire, il lavori sono proseguiti con la relazione svolta dal Dott. Mario Pinelli, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Campobasso, insigne giurista, magistrato e uomo di pensiero, che ha proposto un intervento a tutto tondo sul concetto di “pena” affrontando la tematica in chiave sociologia, storica e giuridica.

Particolarmente approfonditi i richiami dell’illustre relatore alla “Divina Commedia” e alla regola del contrappasso, nelle varie declinazioni utilizzate dal Sommo Poeta.

Al termine dell’incontro, che ha visto la partecipazione di tutte le Autorità civili e militari della Citta, si è aperto uno spazio di discussione e di dibattito, con vari interventi e quesiti da parte del pubblico.